sabato 28 gennaio 2012

Psicosabato

Una piccola improvvisazione di un sabato pomeriggio casalingo con fuori la neve che cerca invano di imbiancare la città ingrigita; vorrei suoni nuovi e invece vado sempre più indietro nel tempo, qua è venuta fuori una roba psichedelica alla Tangerine Dream .. mah


Per chi non ha il plug-in flash il file è Qua

lunedì 23 gennaio 2012

Un giorno da cani

John Kazale
..perchè in realtà, una delle idee iniziali che avevo quando cominciai a disegnare questo blog, era di dare un volto e il giusto merito alle seconde linee, ai personaggi di un qualche rilievo non sufficientemente celebrati e riconosciuti: i comprimari, le spalle, i carattteristi, i gregari, tutti essenziali al successo e alla popolarità dei personaggi di primo piano. Solo che poi proprio perchè personaggi di secondo piano diventò difficile per me scovare in rete fotografie decenti da utilizzare per ritrarre i soggetti che avrei voluto ritrarre. John Kazale ad esempio è stato un bravissimo caratterista del miglior cinema hollywoodiano degli anni '70, la foto è tratta dal pregevole "quel pomeriggio di un giorno da cani" di Lumet, in una delle sue migliori interpretazioni.

sabato 21 gennaio 2012

Etta

Etta James
La scomparsa di alcuni artisti è tristemente e banalmente un'opportunità per scoprirli o riscoprirli

martedì 17 gennaio 2012

Back-door man

Willie Dixon
beh insomma, tra i nomi degli autori di molte delle cover blues dei più grandi gruppi di rock degli anni 60 e 70, c'è spesso, spessissimo lui

sabato 14 gennaio 2012

Fading out

Tanto per non essere troppo monotoni, ora un po' di musica, frutto delle mie vacanze natalizie. Come al solito decine di imprefezioni e di fuori sync che ci metterei giorni a mettere a posto per cui in perfetto stile senzastile lascio tutto lì un po' a metà. La novità è che sono riuscito ad impedirmi di sporcare ulteriormente il brano con la mia voce, certo così il risultato fa un po' Stephen Shlaks ma pazienza; di sicuro sale la mia voglia di comprarmi una tastiera ed imparare a suonarla, che con l'Iphone faccio una fatica bestiale, anche se il suono da gran piano non è affatto male. Il bello è che sti pezzi per me sono come delle sculture di sabbia, nel senso che una volta fatte non sarei in grado di rifarle nuovamente uguali , visto che non mi appunto nè accordi nè suoni (chi è che ha detto:"e meno male!!"? eh?! chi è stato?!).



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giovedì 12 gennaio 2012

Nervoso

John Scofield
..a proposito di grandi chitarristi.. . La prima volta l'ho visto dal vivo elettrizzare e rendere semmai ancora più nervoso il jazz di Miles Davis in un memorabile concerto del grande maestro quella trentina di anni fa, poi una quindicina di anni fa con Pat Metheney a duettare di chitarra

mercoledì 11 gennaio 2012

Il culo di Rubik

Erno Rubik
Sì, perchè adesso vorreste dirmi che chi riesce a risolverlo non è solo perchè è fortunato?! se vabbè.. io al massimo faccio ambo e solo su una delle 6 facce, e per non perdere le posizioni conquistate non mi azzardo a fare altre rotazioni che nella vita non si sa mai e chi lascia la strada vecchia per la nuova ..

venerdì 6 gennaio 2012

Tulsa


Ecco, come dal solito spunto proficuo di Marco, un paio di schizzi da un paio di scatti di Larry Clark; non so quanto abbia senso fare disegni da foto d'autore, ma non è che abbia molta altra scelta per trovare soggetti interessanti. Un po' per i mezzi di fortuna, un po' per la fretta, un po' perchè sulla figura intera vengono fuori ancora di più i miei limiti, il risultato è così così, ma d'altra parte sono in vacanza ecchecczz !

giovedì 5 gennaio 2012

L'urlo e il furore

William Faulkner
Nonostante fossi ben oltre la pagina 100, temevo anche questa volta di abbandonare la lettura di un romanzo di Faulkner; nella parte centrale, in balìa dello stile più complesso dello scrittore, con i dialoghi interiori che si intersecano nel tempo e narrati da voci diverse come in un flusso di coscienza, senza punteggiatura nè schemi prefissati ho temuto di dover arrendermi, preda anche di un po' di irritazione, come sempre accade quando sembra che un artista volutamente renda complessa un'opera e il fruitore frustrato, non riesce ad accedere ai significati dell'arte, specie di quella concettuale. E invece superata la parte centrale, il lettore può riprendere con gran sollievo e gratitudine una lettura più tradizionale e semplice, pur sempre estremamente potente, ritrovando anche i significati apparentemente oscuri. E alla fine, la postfazione del traduttore rende merito a chi è giunto fino alla fine, facendo sentire il lettore un po' meno inadeguato di fronte a tanta complessità.

mercoledì 4 gennaio 2012

Ancora schizzi













Stephen Hawking e Jack La Motta

Facendo un po' di schizzi scopiazzando dai quotidiani mi trovo ad affiancare due personaggi che apparentemente non hanno nulla in comune, nulla a parte la forza e il coraggio