Era un po' che non leggevo un libro che avrei voluto non finisse così presto, in generale quasi tutto quello che faccio non vedo l'ora che finisca e quindi a maggior ragione ero deluso di aver finito il romanzo di Richard Yates, considerando anche come finisce. Non c'è nulla da fare, io ci sguazzo nei romanzi dove non si vede all'orizzonte un vincente neanche a pagarlo, dove l'umanità viene messa a nudo e la visione di tanta nudità è piuttosto imbarazzante, E poi con il mio solito egocentrismo tendo a voler ritrovare a tutti i costi in me e nella mia vita tutti i difetti, le nevrosi e le sfumature poco edificanti con cui Yates dipinge i personaggi del suo romanzo. Lo consiglio a chi ha voglia di andare a mettere il naso anche nelle zone meno nobili dell'animo umano e non ha paura della consapevolezza, anche se a questi lascerà un gusto amaro; gli altri è inutile che lo leggano, le loro invalicabili difese terranno fuori il dubbio che si possano ritrovare addosso i tic e le meschinità descritti nel romanzo.
domenica 11 aprile 2010
Revolutionary Road
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Lo leggerò, anche perchè scoprire le meschinità altrui tranquillizza la mia coscienza!
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RispondiEliminaLeggerò anch'io, l'umanità con la sua disumanità m'affascina, sempre!
RispondiEliminala meschinità degli altri la conosco troppo bene purtroppo..pur essendo ancora così piccola..e tenendo in conto sempre,anche la mia..lo leggerò..
RispondiEliminao ma che qua siamo un'accolita di meschini? :)
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