Visualizzazione post con etichetta poeti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta poeti. Mostra tutti i post

giovedì 30 maggio 2013

Mi piace il mio corpo quand'è col tuo

Edward Estlin Cummings
mi piace il mio corpo quand'è col tuo
corpo. È una cosa tanto nuova.
Muscoli meglio e nervi di più.
mi piace il tuo corpo. mi piace quel che fa,
e il come. mi piace sentir la sua spina
dorsale, le sue ossa e il tremolante
-liscio-sodo che bacerò
ancora ancora e ancora
di te mi piace baciare questo e quello,
mi piace, lentamente accarezzare, il folto
elettrico pelo, e quel che viene a carne
che si separa... E occhi grandi briciole d'amore,

e forse mi piace il brivido

di sotto me te così nuova

martedì 28 maggio 2013

Lorca

Federico Garcia Lorca
chi cammina
s'intorbida.
l'acqua corrente
non vede le stelle.
chi cammina
dimentica.
e chi si ferma
sogna.

giovedì 23 maggio 2013

PPP

Pier Paolo Pasolini
Negli insegnamento che ti impartirò io ti sospingerò a tutte le sconsacrazioni possibili, alla mancanza di ogni rispetto per ogni sentimento istitutivo. Tuttavia il fondo del mio insegnamento consisterà nel convincerti a non temere la sacralità e i sentimenti, di cui il laicismo consumistico ha privato gli uomini trasformandoli in brutti e stupidi automi adoratori di feticci.
da PensieriParole

sabato 11 maggio 2013

C'è come un dolore nella stanza

Amelia Rosselli
C'è come un dolore nella stanza, ed
è superato in parte: ma vince il peso
degli oggetti, il loro significare
peso e perdita.

C'è come un rosso nell'albero, ma è
l'arancione della base della lampada
comprata in luoghi che non voglio ricordare
perché anch'essi pesano.

Come nulla posso sapere della tua fame
precise nel volere
sono le stilizzate fontane
può ben situarsi un rovescio d'un destino
di uomini separati per obliquo rumore.

mercoledì 1 maggio 2013

Petto Bianco

Alfonsina Storni

Perché io ho il petto bianco, docile,
inoffensivo, dev’essere che le tante
frecce che vanno nell’aria vagando
prendono la sua direzione e lì si piantano.

Tu, la mano perversa che mi ferisce,
se questo è il tuo piacere, poco ti basta;
il mio petto è bianco, è docile ed è umile:
fuoriesce un po' di sangue... dopo, nulla. 


(trad. Alessio Brandolini)

domenica 28 aprile 2013

Kristall

Paul Celan
Non cercare alle mie labbra la tua bocca,
non davanti alla porta lo straniero,
non dentro l’occhio la lacrima.
Sette notti più in alto vaga il rosso al rosso,
sette cuori più in basso batte la mano alla porta,
sette rose più tardi mormora la fontana.

giovedì 18 aprile 2013

Trakl

Georg Trakl
Una nera caverna è il nostro tacere,
da cui a volte esce una bestia mansueta
e china lentamente le ciglia pesanti,
sulle tue tempie cola nera rugiada,
l’ultimo oro di stelle tramontate.

lunedì 17 dicembre 2012

Natale

Giuseppe Ungaretti 

Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade 
Ho tanta stanchezza sulle spalle 
Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata 
 Qui non si sente altro che il caldo buono 
Sto con le quattro capriole di fumo del focolare

venerdì 14 dicembre 2012

Nulla

Cees Noteboom

La vita
dovresti poterla
ricordare
come un viaggio all’estero
e con amici o con amiche
parlarne poi
e dire
è stata bella, no?
la vita,
e vedere frammenti di donne, segreti
e paesaggi
e lasciarsi poi ricadere soddisfatti
ma i morti non possono lasciarsi ricadere.
E nemmeno nient’altro possono fare.

lunedì 30 aprile 2012

How gentle

Joyce Carol Oates
How gentle are we rising
easy as eyes in sockets turning
intimate the hardness: jaw
upon jaw, forehead warm
upon forehead
kisses quick as breaths, without volition
Love: I am luminous
careless as love's breathing
fluorescent glowing the fine
warm veins and bones
your weight,
the sky lowered suddenly
I am loved: a message
clanging of a bell in silence
you are quickened with surprise
our horizons surrender to walls
Are we wearing out
our skins' defenses? --
turning to silk, texture of flashy
airy surfaces scant as breaths?
I am loved: the noon slides gently
suddenly upon us
to wake us

lunedì 23 aprile 2012

Torna

Kostantinos Kavafis
 TORNA
Ritorna ancora e prendimi,
amata sensazione, ritorna e prendimi,
quando si ridesta viva la memoria
del corpo, e l'antico desiderio di nuovo si versa nel sangue,
quando le labbra e la pelle ricordano, e la carne,
e le mani come se ancora toccassero.
Ritorna ancora e prendimi, la notte,
quando le labbra ricordano, e la carne…


giovedì 22 marzo 2012

Contengo in me una bestia, un angelo e un pazzo

Dylan Thomas
Eccoti adesso, mia carne, mio compagno nudo,
Mammella del mare, domani membruto,
Tarlo nel cranio, tu recinta e incolta.
Tutto tutto e tutto, l'amante della spoglia,
Sparuto come il peccato, schiumose le midolla,
Della carne ogni cosa sollevano gli aridi mondi.

sabato 18 febbraio 2012

Stormo bianco

Anna Andreevna Achmatova

C’è nell’intimità degli uomini un confine


C’è nell’intimità degli uomini un confine
che né l’amore, né la passione possono osare:
le labbra si fondono nel terribile silenzio
e il cuore si spezza per amore.

Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni
pieni di felicità alta infiammata,
quando l’anima è libera e distratta
dal lento languore della voluttà.


Pazzo è colui che vi si appresta,
raggiungerlo è morire d’angoscia...
Ora puoi capire perché non batte
il mio cuore sotto la tua mano.


domenica 12 febbraio 2012

Osip

Osip Mandel’stam
M’è dato un corpo – che ne farò io
di questo dono così unico e mio?
Sommessa gioia di respirare, esistere:
a chi ne debbo essere grato? Ditemi.
Io sono il giardiniere, e sono fiore;
nel mondo-carcere io non languo solo.
Già sui vetri dell’eternità è posato
il mio respiro, il caldo del mio fiato.
L’impronta lasceranno di un disegno,
e più non si saprà che mi appartiene.
Scoli via la fanghiglia dell’istante:
rimarrà il caro disegno intatto.

mercoledì 12 ottobre 2011

Zanz

Andrea Zanzotto

Fotomodella d'altissimo rango in piena forma sembri questa sera, pur sempre amica Luna, non si direbbe granchè dilatata dentro il gran sottozero che rende ogni belletto menzonegro. Ma di certo un lievissimo cachino ti sfugge mentre adocchi sulla Terra formicolar la gente assatanata: perchè ben sai che gran parte del senno umano ormai nel tuo mirabil tondo è congelata. Invano striglia Astolfo l'ippogrifo ed il carro d'Elia s'appresta invano. Al mondo per le sue presenti mete, non serve il senno, basterà la rete.

sabato 1 ottobre 2011