venerdì 31 dicembre 2010
giovedì 30 dicembre 2010
Indiscrezioni
Se per caso domani dovessero pubblicare su Wikileaks un file da cui risulta che io ieri mi sono masturbato ben due volte, beh avreste la conferma che quest'uomo è un impostore.. (..e ride.. 'zzo ridi?!)
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mercoledì 29 dicembre 2010
Faccio quadrato
martedì 28 dicembre 2010
lunedì 27 dicembre 2010
Neri per caso
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sabato 25 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
Mr. Dynamite
Improponibile, inguardabile, megalomane, supercafone eppure mostruosamente talentuoso, una travolgente macchina del ritmo
mercoledì 22 dicembre 2010
Crash
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martedì 21 dicembre 2010
Ottantadue
Ero un adolescente ormonauta in vacanza nella riviera romagnola; ricordo in particolare una splendida bionda sconosciuta che lavava i piatti al campeggio, cui al termine della semifinale italia-polonia dissi: "ma che fai qua? bisogna andare a festeggiare!" lei mi sorrise e disse: "perchè cos'è successo?" e io le dissi "l'Italia è in finale, andiamo in centro a sfottere i tedeschi!". Ecco, non che mi interessasse in particolare la finale in effetti, diciamo che mi interessava più la bionda, anche se devo ammettere che la densità del popolo teutonico in quella località di villeggiatura mi fece per un attimo sentire partigiano in versione balneare. Quanto? ventott'anni fa'? Vaffanculo va'!
ps- ah dimenticavo, ovviamente la bionda non venne nè la vidi mai più dopo quel giorno
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lunedì 20 dicembre 2010
sabato 18 dicembre 2010
venerdì 17 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
Hollywood party
Si meritava qualcosa di più come omaggio di questo ennesimo disegno malriuscito, ennesimo gattino cieco; pazienza, va così
mercoledì 15 dicembre 2010
Escapologia
ogni tanto.. liberarsi di lacci e lacciuoli, mani legate, catene e serrature, ..senza romperle..apparire altrove, libero..poi rientrare come se nulla fosse, quando il telo cade, di nuovo legato..con grande clamore del pubblico
martedì 14 dicembre 2010
Scilipoti Bu ! Scilipoti Ghe !
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lunedì 13 dicembre 2010
Nessun uomo è un uomo qualunque
o ti racconto lo squallore di una vita vissuta a ore, di gente che non sa più far l'amore.
Ti dico la malinconia di vivere in periferia, del tempo grigio che ci porta via.
Io ti racconto la mia vita il mio passato il mio presente, anche se a te, lo so, non importa niente.
Io ti racconto settimane, fatte di angosce sovrumane, vita e tormenti di persone strane.
E di domeniche feroci passate ad ascoltar le voci, di amici reclutati in pizzeria.
Io ti racconto tanta gente che vive e non capisce niente alla ricerca di un po' d'allegria.
Io ti racconto il carnevale, la festa che finisce male, le falsità di una città industriale.
Io ti racconto il sogno strano di inseguire con la mano un orizzonte sempre più lontano.
Io ti racconto la nevrosi di vivere con gli occhi chiusi, alla ricerca di una compagnia.
Ti dico la disperazione di chi non trova l'occasione per consumare un giorno da leone.
Di chi trascina la sua vita, in una mediocrità infinita con quattro soldi stretti tra le dita.
Io ti racconto la pazzia che si compra in chiesa o in drogheria, un po' di vino un po' di religione.
Ma tu che ascolti una canzone, lo sai che cos'e' una prigione? Lo sai a che cosa serve una stazione?
Lo sai che cosa è una guerra? E quante ce ne sono in terra? A cosa può servire una chitarra?
Lo sai che siamo tutti morti e non ce ne siamo neanche accorti, e continuiamo a dire e così sia.
Lo sai che siamo tutti morti e non ce ne siamo accorti, e continuiamo a dire così sia
Ti dico la malinconia di vivere in periferia, del tempo grigio che ci porta via.
Io ti racconto la mia vita il mio passato il mio presente, anche se a te, lo so, non importa niente.
Io ti racconto settimane, fatte di angosce sovrumane, vita e tormenti di persone strane.
E di domeniche feroci passate ad ascoltar le voci, di amici reclutati in pizzeria.
Io ti racconto tanta gente che vive e non capisce niente alla ricerca di un po' d'allegria.
Io ti racconto il carnevale, la festa che finisce male, le falsità di una città industriale.
Io ti racconto il sogno strano di inseguire con la mano un orizzonte sempre più lontano.
Io ti racconto la nevrosi di vivere con gli occhi chiusi, alla ricerca di una compagnia.
Ti dico la disperazione di chi non trova l'occasione per consumare un giorno da leone.
Di chi trascina la sua vita, in una mediocrità infinita con quattro soldi stretti tra le dita.
Io ti racconto la pazzia che si compra in chiesa o in drogheria, un po' di vino un po' di religione.
Ma tu che ascolti una canzone, lo sai che cos'e' una prigione? Lo sai a che cosa serve una stazione?
Lo sai che cosa è una guerra? E quante ce ne sono in terra? A cosa può servire una chitarra?
Lo sai che siamo tutti morti e non ce ne siamo neanche accorti, e continuiamo a dire e così sia.
Lo sai che siamo tutti morti e non ce ne siamo accorti, e continuiamo a dire così sia
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domenica 12 dicembre 2010
Wilder
Mi piacerebbe vedermi una di quella commedie sofisticate di Billy Wilder, anzi, di più, mi piacerebbe vedermi dentro una di quelle commedie, magari in: "Cosa è successo tra mio padre e tua madre?"; come Jack Lemmon essere sedotto dalla morbidezza, dal languore e dalla gaudente accidia del mediterraneo, del sud e lasciarmi andare a passioni placide, innocue e rigeneranti.
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sabato 11 dicembre 2010
giovedì 9 dicembre 2010
Come in uno specchio
martedì 7 dicembre 2010
La vita agra
io non cammino, non marcio: strascico i piedi, io, mi fermo per strada, addirittura torno indietro, guardo di qua e guardo di là, anche quando non c'è da traversare. Sorpreso in atteggiamento sospetto, diceva appunto al telefono quel maresciallo della buon costume, dopo che mi ebbe fermato, caricato sul furgone nero e portato in questura.
"Come atteggiamento sospetto?" chiesi io un po' risentito.
"Allora lei vuole fare il furbo nè?" disse. "Lei camminava lentamente, e si è fermato due volte. Dove andava?"
"A passeggio"
"Ah sì, a passeggio? Lei va a passeggio senza cravatta? Da solo? E non tira dritto per la sua strada? Va così lentamente? E si ferma?
Mi tennero chiuso a chiave per una nottata intera, e intanto presero informazioni, ma non risultò nulla e mi rimandarono a casa con tante scuse.
"Ma anche lei, benedetto ragazzo" concluse il maresciallo del buon costume, paterno adesso. "Anche lei, girare così."
"Come atteggiamento sospetto?" chiesi io un po' risentito.
"Allora lei vuole fare il furbo nè?" disse. "Lei camminava lentamente, e si è fermato due volte. Dove andava?"
"A passeggio"
"Ah sì, a passeggio? Lei va a passeggio senza cravatta? Da solo? E non tira dritto per la sua strada? Va così lentamente? E si ferma?
Mi tennero chiuso a chiave per una nottata intera, e intanto presero informazioni, ma non risultò nulla e mi rimandarono a casa con tante scuse.
"Ma anche lei, benedetto ragazzo" concluse il maresciallo del buon costume, paterno adesso. "Anche lei, girare così."
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lunedì 6 dicembre 2010
domenica 5 dicembre 2010
venerdì 3 dicembre 2010
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