Ettore Scola
Ecco, i suoi film e quelli degli altri maestri della commedia all'italiana sono stati i miei veri romanzi di formazione, tutte quelle domeniche pomeriggio da giovanissmo passate a sorridere sempre con un fondo amaro sicuramente mi hanno plasmato. Ho avuto modo di ascoltare la sua intervista televisiva da cui emergeva la sua intelligenza raffinata, la sua ironia ("come passa le giornate?" "..mah dipende, celebro, commemoro ..") e la lucidità consueta che gli consente di capire che non è più all'altezza della sua fama per pensare di fare un nuovo film senza un'idea fenomenale, la rara capacità di capire il declino della propria creatività e di fermarsi per tempo, dote rara tra gli artisti spesso incapaci di evitare di varcare la soglia del patetico. Insomma il modo giusto di invecchiare, come ha fatto anche l'altro signore ritratto qua in alto a destra e forse non è un caso che i maestri siano sopravvissuti ai "mostri" che dirigevano.
Nessun commento:
Posta un commento