giovedì 29 aprile 2010

Usignolo

Joni Mitchell
Ne hanno da fare di strada tutte queste voci femminili che vengono sfornate di continuo nel mondo della musica ognuna alla ricerca di un timbro originale, di un modo di cantare che le caratterizzi. Blue

mercoledì 28 aprile 2010

Capelli

N. Fabi
Mi sta simpatico, e lo trovo bravo, bei testi, mai scontati.. peccato per quella piccola pecca di tanti anni fa.. fare una canzone sui capelli.. una sorta di inno al bulbo...tricologia allo stato puro .. per di più esibendo un florilegio di boccolature esagerato .. ma dico che cattivo gusto! .. quanto rumore per una parte del nostro corpo decisamente e da sempre sopravvalutata .. ecco ..

martedì 27 aprile 2010

Prodigiosi

Prodigy
beh sì, un po' inguardabili, ma in grado di produrre video chicche come questa col finale a sorpresa e un muro sonoro ascoltando il quale è difficile stare fermi

lunedì 26 aprile 2010

domenica 25 aprile 2010

The answer is blowin' in the wind

Bob Dylan
Se cercate risposte avete sbagliato indirizzo, rivolgersi ad un altro sportello prego. Le domande invece qua fioccano, non mancano, ne ho degli stock, le potrei vendere all'ingrosso, di tutte le taglie, dalla minimal a quelle extra large.

mercoledì 21 aprile 2010

Grace

J. Buckley
..o qualcosa del genere, visto che se stasera non ne avevo voglia e non mi reggo in piedi

lunedì 19 aprile 2010

Coccolone

Tinto Brass
Tinto Tinto, mannaggia a te, quante volte ti ho detto di andarci piano?! Stavolta hai rischiato grosso, ci stavi lasciando le penne, ma pare che dopo il tuo malore tu stia migliorando. Posso immaginare come sia successo, magari durante uno dei tuoi famigerati provini in cui fai finta che ti cada una moneta e aspetti che la provinanda la raccolga volgendoti le terga, te possino vecchio maiale che non sei altro.. In ogni caso ti faccio gli auguri di pronta guarigione a modo mio anzi a modo tuo spedendoti questa cartolina.

sabato 17 aprile 2010

Altri incubi

Quanto acume politico nello sguardo di quest'uomo! Quanto consapevole dubbio nel difficile momento della scelta se rimanere con il suo vecchio mentore o se seguire le sirene di un leader naturale. Certamente lo sguardo cristallino e lucido fa capire che qualunque sarà la sua scelta, mai calpesterà la sua dignità..

"Karzai, dalli a me i 3 di Emergency che me li lavoro io.."

mercoledì 14 aprile 2010

Facce da blog: Ernesto

beh sì, insomma, non proprio, Ernesto è il gatto di Teodor. Qua oramai si raschia il barile che infatti era un mio precedente nick, provo con gli animali visto che gli umani non mi riescono. Il blog è in declino, deriva, sta scemando come il mio interesse verso il disegno, come quello verso la musica visto che non riesco più a suonare da settimane e forse verso il tutto. Oramai persino di fronte (anzi di spalle) a una mutanda femminile che fa capolino da un jeans a vita bassa l'occhio per riflesso cade ma l'immagine non mette in moto alcunchè nel mio sistema simpatico e nemmeno in quello nemmeno tanto simpatico. Insomma qua si sta scemando, scemo. Di solito scemo chi legge, qua scemo chi scrive.

lunedì 12 aprile 2010

The nightgfly

Donald Fagen
Ci sono dischi perfetti, come the Nightfly, certo anche troppo, forse per questo con poca pancia ma del resto quello era lo steely dan. Me lo ricordo questo video, lo presentava Mr. Fantasy tutto bello vestito di bianco quando la musica decente aveva ancora spazio in tv, sono passati quei 26 o 27 anni, praticamente ieri..

domenica 11 aprile 2010

Revolutionary Road

Richard Yates
Era un po' che non leggevo un libro che avrei voluto non finisse così presto, in generale quasi tutto quello che faccio non vedo l'ora che finisca e quindi a maggior ragione ero deluso di aver finito il romanzo di Richard Yates, considerando anche come finisce. Non c'è nulla da fare, io ci sguazzo nei romanzi dove non si vede all'orizzonte un vincente neanche a pagarlo, dove l'umanità viene messa a nudo e la visione di tanta nudità è piuttosto imbarazzante, E poi con il mio solito egocentrismo tendo a voler ritrovare a tutti i costi in me e nella mia vita tutti i difetti, le nevrosi e le sfumature poco edificanti con cui Yates dipinge i personaggi del suo romanzo. Lo consiglio a chi ha voglia di andare a mettere il naso anche nelle zone meno nobili dell'animo umano e non ha paura della consapevolezza, anche se a questi lascerà un gusto amaro; gli altri è inutile che lo leggano, le loro invalicabili difese terranno fuori il dubbio che si possano ritrovare addosso i tic e le meschinità descritti nel romanzo.

giovedì 8 aprile 2010

Candeline

Non che ami festeggiare i miei genetliachi, ma in fondo qua c'è gente cui sono più affezionato di alcune persone che mi stanno intorno nella mia first life, per cui mi sembra d'uopo. Ecco, con la mia consueta morigeratezza e la mia scarsa tendenza alla drammatizzazione lo vedo così, l'ennesimo dardo fiammeggiante che mi trafigge, ma col cazzo che crollo.. per la cronaca chi volesse calcolare la mia età senza segarmi una gamba e contando gli anelli concentrici, può contare le frecce, meglio del sudoku

lunedì 5 aprile 2010

Proiezioni

Io non so a chi appartengano queste ombre, avevo il sole in faccia e ne vedevo solo i contorni, ma so solo che come mio solito mentre le disegnavo mi sono messo ad immaginare cosa quelle ombre mi potessero comunicare. Nel primo quadro si deve trattare di una coppia che ha chiesto ad una passante di immortalarli. Mi sembra che non si mischino bene i due fidanzatini, manca dimestichezza, intimità, confidenza sembrano un po' legnosi, magari è l'imbarazzo per la foto ma credo ci sia altro; la corporatura robusta di lei mi suggerisce che lui sia per lei lo scoglio al quale appigliarsi finalmente dopo tanta solitudine e lo stesso deve essere per lui, è il suo bavero rigido a suggerirmelo, si deve trattare di due solitudini che si incontrano e che proseguono insieme ma senza mescolarsi, solo affiancate, senza simbiosi. E che dire della fotografa? Cosa ci fa una signora di quell'età da sola sugli scogli? Quale sarà il libro che rigonfia la borsa che le pende sul lato sinistro? Direi uno di quei best sellers con copertina rigida che nel giro di due anni si trovano a 2 euro su tutte le bancarelle.
Nell'altro quadro ci potrebbero essere un nonno con 3 dei suoi nipoti, un classico delle località balneari e dell'abuso che si fa dei nonni adibiti permanentemente a baby sitters. Il nonno mi sembra comunque autorevole, visto che i 3 nipoti sono tutti nel raggio di 3 metri e sembrano dargli retta. Dei 3 mi sembra che la prima sia la più piccola e la più scalmanata, come spesso accade ai terzi figli, la cocca di casa un po' viziata, il secondo è l'unico maschietto schiacciato tra le due sorelle e che dall'occhiale sembra un piccolo harry potter, la primogenita comincia ad assumere quell'aria un po' distaccata di chi non si sente più bambina ma non sa esattamente cosa le stia capitando e perchè tenda così ad estraniarsi, quell'età in cui le bambine si ritrovano con parti già sviluppate ed adulte, come ad esempio lunghi piedi e lunghe mani ma il corpo ancora acerbo.

domenica 4 aprile 2010

Italian swing

Nicola Arigliano
Per me da bambino era solo l'uomo del digestivo Antonetto del carosello, solo più tardi avrei scoperto che era uno dei migliori crooners italiani, un po' come per Franco Cerri, "l'uomo in ammollo" e buon cvhitarrista jazz. Eppure a vederlo così, non gli avrei dato una lira, con quella faccia un po' sempliciotta. Avevo deciso di dedicargli un post e poi ho scoperto che è morto pochi giorni fa, quindi blog saranno pieni di post tipo il mio di ultraquarantenni nostalgici, pazienza.

venerdì 2 aprile 2010

L'intelligenza non avrà mai peso, mai

PPP
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.