mercoledì 15 giugno 2011

L'arcobaleno della gravità

Thomas Pynchon
Mah! .. dice che è uno dei massimi scrittori americani, spesso in odore di Nobel, accostato al mio amatissimo Foster Wallace.. Ho letto "L'incanto del lotto 49" dopo aver rinunciato alla lettura de "L'arcobaleno della gravità" senza essere riuscito a capire dopo 90 pagine di strenua resistenza di cosa parlasse il romanzo. Nemmeno Il Lotto l'ho capito molto, nemmeno dopo la lettura delle recensioni e delle interpretazioni. Mah, .. non mi piace essere messo di fronte ai miei limiti .. però apprezzo di lui che è un altro che rifugge la ribalta, a parte questa foto con la faccia da pirla non si sa nemmeno più che aspetto abbia... che faccio ci riprovo? Mah!..

2 commenti:

  1. il ritratto è bellissimo.
    Non farti ingannare dai denti.
    Gli occhi non sono da pirla.
    Lo sguardo è profondo e tagliente.
    Come il suo modo di scrivere.
    Riprova.
    Ma non cercare una trama o un filo conduttore dove non c'è.
    Si chiama meta-romanzo, e ha poco a che spartire con Wallace, se non il numero di pagine raggiunte ;)

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  2. Gozer: ok mi fido, non è che io sia uno che cerca a tutti i costi il filo o la trama o un senso compiuto, nel cinema mi lascio molto trasportare e non ho bisogno di una storia per apprezzare un film; per Pynchon finora a parte il non capire non ho ancora provato "gusto" o particolare piacere nel leggere i suoi libri, insomma devo capire se non ho ancora trovato il momento o il libro giusto o se semplicemente non siamo compatibili. Ma riproverò

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