lunedì 18 giugno 2012

Opulenza

John Goodman
Ultimamente mi sto "inchiattendo" diciamo così; per un tipico smilzo come me è un po' una novità. Dopo un po' di orrore nel rimirare il mio ventre abnorme, ci ho fatto il callo e diciamo così mi sono un po' affezionato alla mia nuova rotondità. Un'abbondanza che mi piace soppesare e rimirare, poi magari vedo una T-Shirt troppo tesa all'altezza del mio ombelico e mi tornano i dubbi. Così oscillo tra giornate in cui mi vedo proiettato per le strade della città a fare jogging e a massacrarmi di addominali, ed altre in cui mi sento fiero della mia nuova ed inedita opulenza e tolgo ogni freno inibitore al mio appetito che certo non aspetta di meglio che le briglie gli vengano sciolte.

4 commenti:

  1. Un mio conoscente che fece il, boh, quindicesimo assistente alla regia in quel triste sequel di «Blues Brothers» di qualche anno fa, mi ha detto che John Goodman è una delle persone più depresse che si siano mai viste: il tempo fra un ciak e l'altro lo trascorreva nella sua roulotte, con la testa fra le mani. Triste!

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  2. beh lui a me piace molto (sopratutto quando lavora con i Cohen) e quello che ti hanno riferito non fa che farmi empatizzare, sperando che quello per lui fosse solo un periodo, di quelli che capitano a molti

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